Tempo Ordinario

martedì 6 maggio 2008

La festa di Pentecoste nella Chiesa cristiana

All'interno della comunità dei discepoli di Gesù Cristo, a partire da quanto si narra in Atti 2,1-11 la Pentecoste ha perso il significato ebraico, per celebrare la discesa dello Spirito Santo, che viene ad essere visto come la nuova legge donata da Dio ai suoi fedeli, e la nascita della Chiesa.
Questa festa viene quindi detta anche Festa dello Spirito Santo, e conclude le festività del Tempo pasquale.
Che Pentecoste sia nata nel periodo apostolico è dichiarato nel settimo frammento attribuito a Sant'Ireneo. In Tertulliano (De bapt. xix) la festa appare già ben definita. Il pellegrino gallico ci dà un resoconto dettagliato del modo solenne in cui veniva osservata a Gerusalemme (Peregrin. Silviæ, ed. Geyer, iv). Le Costituzioni Apostoliche (V, xx, 17) dicono che Pentecoste dura una settimana, ma in Occidente l'ottava si cominciò a celebrare in periodo più tardivo. In Berno di Reichenau (+ 1048) appare che era discusso ai suoi tempi se Pentecoste dovesse avere o no un'ottava.
In passato i catecumeni che non potevano essere battezzati a Pasqua venivano battezzati durante la vigilia di Pentecoste, e per questo le cerimonie del sabato vigilia di Pentecoste erano simili a quelli del Sabato santo. La festa della Pentecoste (e, in alcuni stati e regioni, il Lunedi di Pentecoste) è festeggiata con particolare rilevanza nell'Europa centrale: Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Francia, Olanda e Lussemburgo. In tutto l'Alto Adige, compreso il capoluogo Bolzano, anche il Lunedì di Pentecoste è ufficialmente giorno festivo. Al Senato della Repubblica é stato presentato un disegno di legge n. 940 per il ripristino del Lunedí di Pentecoste quale giornata festiva su tutto il territorio nazionale. Tale disegno di legge é stato ripresentato di nuovo il 29 aprile 2008 al nuovo Parlamento. Nei paesi anglosassoni è chiamata domenica in bianco (Whitsunday)) a causa delle vesti bianche indossate da coloro che venivano battezzati durante la vigilia.
In passato durante l'intera settimana i tribunali non si riunivano e il lavoro servile era vietato. Il concilio di Costanza (1094) limitò tale proibizione ai primi tre giorni della settimana. Il riposo sabbatico del martedì fu abolito nel 1771, e in molte zone di missione anche quello del lunedì, fino ad essere abrogato per l'intera Chiesa da papa Pio X nel 1911. Prima della riforma liturgica il grado liturgico del lunedì e del martedì della settimana di Pentecoste era doppio di prima classe.
La celebrazione liturgica della Pentecoste sembra risalire al I secolo, benché non ci sia prova che venisse osservata, a differenza della Pasqua; il versetto di 1 Cor 16,8 probabilmente si riferisce alla festa ebraica.
Attualmente la liturgia la celebra nel grado di solennità.
L'Ufficio di Pentecoste aveva prima della riforma liturgica un solo Notturno durante l'intera settimana dell'ottava. A Terza viene cantato il Veni Creator invece del solito inno, perché è all'ora terza che discese lo Spirito Santo.
La Messa di Pentecoste ha una sequenza, il Veni Sancte Spiritus attribuita a Papa Innocenzo III o più probabilmente a Stefano di Langhton arcivescovo di Canterbury.
Il colore dei paramenti è rosso, simbolo dell'amore dello Spirito Santo o delle lingue di fuoco.
L'invio dello Spirito Santo da parte di Gesù risorto su Maria e gli apostoli è l'ultima delle quattordici stazioni della Via Lucis cattolica.
Esso è anche il terzo dei misteri gloriosi del Santo Rosario.

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