Tempo Ordinario

giovedì 3 gennaio 2008

Perchè servire "bene"?

Un ministrante quando serve all’altare sa che lui per primo è chiamato a vivere bene quella celebrazione e pregare bene, perché nella misura in cui riesce a vivere bene la liturgia tiene fede a un altro compito importantissimo per cui esiste un gruppo di ministranti: aiutare la comunità a pregare.
E’ per questo che un ministrante, ad esempio, deve conoscere i movimenti da compiere durante una celebrazione: egli sa che prega anche con il corpo. Sapendo questo, allora, quei movimenti da compiere riesce a farli con naturalezza. Solo così svanisce la paura di sbagliare o di dimenticare qualcosa ma potrà vivere attivamente la celebrazione trasmettendo, con il proprio atteggiamento, il senso profondo della liturgia alle persone dell’assemblea.
Durante le celebrazioni del Natale,dunque, ricordiamoci di questo: una celebrazione è veramente solenne e bella solo quando il cuore e la mente di tutti pregano; non contano in primo luogo la precisione o l’eleganza con cui ci si muove e quello che si fa, ma la scioltezza con cui si fa tutto; scioltezza che viene solo da un vero spirito di preghiera che ci fa essere attivi e preparati in tutto.

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